lunedì 21 maggio 2012

Tragedie italiane



Sono giorni veramente tristi per il nostro paese, il terremoto è un evento terribile, in pochi attimi si possono perdere tutte le proprie sicurezze, e spesso la vita. Ricominciare subito la ricostruzione,
 è l'unico modo per ritrovare la speranza nel futuro. Nella speranza che lo stato faccia  la sua parte, sicuramente la popolazione ha già iniziato la sua, con coraggio e con le capacità che non le mancano.



Oggi pomeriggio a Brindisi si fa silenzio. Ci sarà il funerale di Melissa, la povera ragazzina morta in quel terribile e insensato atto terroristico davanti alla sua scuola, e per questo ancora più crudele e folle. 
Credo, che tutti noi, indistintamente, siamo vicini a questa sfortunata famiglia, e alla città di Brindisi così duramente provata.

Aggiungo un pezzo dell'articolo di Marina Corradi che mi ha molto colpita, pubblicato oggi sul quotidiano Avvenire:

"Se quel grande silenzio di Brindisi si allargasse sulle nostre case, come una sfida ineludibile, e zittisse il chiasso di sciocchezze, grida, vendette, minacce che abita le nostre parole quotidiane. Se quel silenzio ci interrogasse: volete voi un Paese in pace, dove si viva e si studi e si lavori confidando in un bene comune e caro? 

Allora abbassando la voce, lasciando indietro rancori e schiamazzi, si potrebbe lunedì tornare a scuola, negli uffici e nelle fabbriche, più memori di un dovere grande, che in ogni crisi, comunque, tutti abbiamo. Dovere di vivere e non di abdicare o arrendersi, di continuare la nostra storia: che già si affaccia nei visi delle sedicenni come Melissa, nei crocchi fuori dalle scuole, alla vigilia dell’estate. 



Marchio di una promessa tenace cui vorremmo restare, in questo grande e povero e ricco Paese, fedeli, ostinatamente, ancora".

Fonte Avvenire (Marina Corradi)









2 commenti:

  1. sono veramente tragedie hai ragione....intanto, almeno qui, oggi è piovuto e parecchio, ora è uscito il sole, speriamo dia tregua soprattutto per quelle famiglie che ora si trovano sfollate sotto una tendopoli o in una palestra...

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  2. Non posso smettere di pensare alla ragazza ammazzata e a chi soffre per la sua perdita.
    Ciao Saray.

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