lunedì 3 dicembre 2012

Difenderci dai media


Ormai la visione di certi Tg con il quel tono di voce incalzante da bollettino di guerra e quella sfilza di brutte notizie, produce in noi uno stato di allerta cronico o una "sindrome ansiosa di brutte notizie". come viene chiamata dai psicologi che ora stanno studiando gli effetti dei media su di noi. Ci dicono di evitare o ridurre gli effetti indesiderati dei media, essendo sopratutto consapevoli di ciò che articoli, radio, Tv e siti web rappresentano, alcuni sono cibi per la mente, altri sono indigesti e tossici. Come fare?
Sempre interrogarsi: perche' mi hanno fatto vedere quelle immagini che non dovrebbero essere trasmesse? Ma le guardo come ipnotizzato? Chi lo decide..? E' vero che oggi i media "vendono emozioni", e queste sono in grado di passare facilmente i nostri filtri cognitivi, come l'aria passa dall'inferriata. Abbiamo bisogno di combattere la monotonia e l'entropia  che aumenta e minaccia la nostra esistenza. Quindi teniamo presente che siamo noi che andiamo a cercare ciò che ci attira, emozioni meglio se forti filtrate da uno schermo asettico che ce le fa sembrare contemporaneamente vere e distanti. Se proprio lo vogliamo c'è sempre il telecomando.
RICORDIAMO CHE SIAMO CIRCONDATI NOSTRO MALGRADO, DA COMUNICAZIONE MA LA COMUNICAZIONE PREVEDE SEMPRE ALMENO DUE ATTORI. UNO SIAMO NOI.

Fonte: Rivista Psychologies
Patriza Adamoli
Personal life coach a Milano
Già docente di tecnologie comunicatice e media
education all'Università di Macerata

7 commenti:

  1. E' vero. Per catturare l'ascoltatore parlono solo del brutto che accade nel mondo.
    Del resto si sa che se un cane morde un uomo non è una notizia, lo diventa se è l'uomo a mordere un cane.
    Ciao Saray.

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  2. Giusto, a volte mi cadono le braccia.

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  3. Cara Saray, hai fatto centro! Ho vissuto proprio sulla mia pelle che la... soffrenza altrui conforta molto quelli che stanno decisamente meglio di me!!
    Buona notte!

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  4. Ciao Saray,
    il tono dei cronisti aumenta il patos delle notizie, che già sono spesso disastrose. Anche noi spesso siamo irritati, in casa, da questa tendenza del nuovo giornalismo: toni esasperati e notizie a raffica, enfatizzate in negativo.
    L'audience va avanti al rispetto e spesso anche all'oggettività:il buon giornalismo non ha bisogno di queste strategie.Ciaociao:)

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  5. Il buon giornalismo infatti non avrebbe bisogno di queste strategie..ma ormai cos'è il buon giornalismo? Ciao cara Fata :)

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  6. io evito io tg e i dibattiti talk show con brutte notizie, mi deprimono troppo....ciao Saray .

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