martedì 29 gennaio 2013

Aneddoti


DONATELLO 

  Donatello realizzò un crocefisso così realistico da suscitare una dura critica da parte dell'amico Filippo Brunelleschi, il quale lo accusò di aver messo in croce un contadino. Donatello, assai risentito, scommise che nemmeno lui sarebbe riuscito a realizzare un lavoro migliore del suo. 
Filippo, tornato a casa, iniziò segretamente a realizzare un crocefisso. Alcuni mesi dopo invitò Donatello a mangiare a casa sua. Andarono insieme a fare la spesa al mercato. Brunelleschi mise nel grembiule dell’amico le uova, il formaggio e altri alimenti e gli chiese di avviarsi a casa sua, dove l’avrebbe raggiunto di lì a poco. 
Donatello, entrando nell’abitazione, vide il crocefisso di Filippo. Era così perfetto che per lo stupore aprì le mani facendo cadere le uova dal grembiule. Brunelleschi, appena arrivò, si disse preoccupato perché non avrebbero più potuto mangiare. Donatello rispose: Io per me ho avuto la parte mia.  Se vuoi la tua, prenditela. Ma ormai a me spetta fare i contadini e a te i Cristi. 


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WINSTON CHURCHILL
 

   La sua vera nemica, dentro e fuori il Parlamento, era Nancy Astor, prima donna deputato in Gran Bretagna.  Un giorno gli disse: Winston, se tu fossi mio marito, ti metterei il veleno nel caffè. E Churchill rispose: Nancy, se tu fossi mia moglie, lo berrei.  




domenica 27 gennaio 2013

Un libro da leggere



Due settimane fa ho letto un libro "piuma," come alcuni li chiamano. Sono quei libri che si leggono d'un fiato. Non perchè siano più belli o interessanti di tanti altri, ma forse perchè hanno quelle qualità un po'  misteriose se si vuole, che li rende adatti a certi momenti come la sera, in cui si desiderano letture più leggere e scorrevoli.
"LA RAGAZZA DELLE ARANCE"  di  Jostein Gaarder autore anche del più famoso "Il mondo di Sofia", è uno di questi libri.

Georg Røed è un ragazzo di 15 anni che vive a Humleveien (Norvegia) assieme alla mamma, Jørgen, suo patrigno, e Miriam, la sorellina di sei mesi che la mamma ha avuto dal secondo marito. Il papà di Georg è morto undici anni prima lasciandogli in eredità la sua passione per l’astronomia. La sua vita scorre tranquilla, finchè un giorno arrivano i nonni paterni e consegnano al ragazzo una busta sigillata su cui c'è scritto semplicemente: "P
er Georg”. La busta era stata nascosta dal padre nella fodera del suo passeggino. Per questo, aveva lasciato detto che non fosse mai dato via.
Il ragazzo è colto da una serie di interrogativi e pensieri che gli cambieranno la vita. 

La lettera testamento è il racconto della "Ragazza delle arance", una sconosciuta che suo padre appena diciannovenne aveva incontrato per caso a Oslo. La storia a ogni pagina diventa più  misteriosa,  questo rende difficile lasciare la lettura anche se si crolla dal sonno.
E' un libro tenero e gentile, una storia d'amore delicata e in alcuni momenti difficile. Sopratutto fa riflettere sulla nostra condizione umana, sul destino dell'uomo e sulla sua sorte dopo la morte, le mille domande che ognuno di noi si pone e a cui cerca di darsi risposte. E' un piccolo gioiello di narrativa che invita ad apprezzare la vita, in ogni momento, anche in quelli più tristi.
Ve lo consiglio.



venerdì 25 gennaio 2013

שואה - Giorno della memoria - שואה

La storia del genere umano ha conosciuto innumerevoli eccidi e stermini. Quello attuato in Europa nel Novecento contro gli ebrei differisce dagli altri per le sue caratteristiche di radicalità e scientificità. Mai era accaduto, ad esempio, che persone abitanti nell'isola di Rodi o in Norvegia venissero arrestate e poi deportate in un luogo (Auschwitz) appositamente destinato ad assassinarle con modalità tecnicamente evolute. Per questo si parla di  "unicità"; definizione che pertanto costituisce il risultato di una comparazione storica, e non un pregiudiziale rifiuto di essa.




PER NON DIMENTICARE...

"Quel tatuaggio ci ha tatuato l’anima”. Parole tremende.
 Forti. Parole il cui suono ci fa correre un brivido lungo la schiena. 
Le parole di  Goti Bauer 
una delle poche sopravvissute ad Auschwitz-Birkenau

 PAROLE DI SPERANZA  (Gianfranco Ravasi)

IL CIELO DALLA SOFFITTA

Prova anche tu, una volta che ti senti solo o infelice o triste, a guardare fuori dalla soffitta quando il tempo è così bello. Non le case o i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, sarai sicuro di essere puro dentro e tornerai ad essere felice. Sono parole del Diario di Anna Frank, la ragazza ebrea tedesca rifugiatasi ad Amsterdam con la famiglia, ove però la raggiungerà il mostro nazista eliminandola nel 1945, a 16 anni. Il brano è comprensibile tenendo conto dei due anni di segregazione vissuti da Anna in una stanza murata prima di essere scoperta e deportata nel lager di Bergen-Belsen. Da quella soffitta ove si consumano i suoi giorni, la ragazza vede uno squarcio di cielo e quella contemplazione non è più per lei un'esperienza visiva ma una visione dell'anima. Il cielo riesce a illuminare l'interiorità e a farne emergere la purezza e la bontà nascosta. Anche la persona superficiale oppure cattiva, se s'impegna per un istante a staccarsi dal suo grigio o truce orizzonte e a cercare il cielo, segno della trascendenza e del divino, scopre che ha ancora in sé un seme di luce, un germoglio di bontà. È in quello sguardo verso l'infinito che possono sbocciare le conversioni e può rifiorire, anche nella disperazione, la serenità. Proprio per questo è necessario ogni tanto levare il capo verso l'alto, stare in silenzio, scoprire il gusto della meditazione, far affiorare una preghiera. È solo per questa via che la grazia divina appare e s'irradia in noi e la pace penetra nel cuore, facendoci assaporare la vera gioia, "splendida scintilla divina", come la chiama il poeta tedesco Friedrich Schiller nel suo celebre Inno alla gioia

Tratto dalla rubrica: "Il mattutino - Avvenire" di Gianfranco Ravasi

 FUTURO

Come diceva Primo Levi: Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Chi nega l'esistenza della Shoah, nega la vita, la rinascita, quindi permette che in futuro possano di nuovo accadere cose orripilanti. Con la Shoah si è visto come l'uomo possa diventare spietato, aggressivo contro il prossimo e come talvolta possa essere privo di ragionamento.



mercoledì 23 gennaio 2013

♥ Per tutte le piccole donne ♥



Poesia dedicata a tutte le bambine e ragazzine del mondo, 
 maltrattate, violate, uccise. Schiave e spose bambine.
 Sbattute sui marciapiedi o sfigurate con gli acidi, 
 solo per la sfortuna di essere nate donne.
Sperando che qualcosa cambi davvero.



I bambini che pensano negli occhi
hanno l'inverno, il lungo inverno. Soli
s'appoggiano ai ginocchi per vedere
dentro lo sguardo illuminarsi il sole.
Di là da sé, nel cielo, le bambine
ai fili luminosi della pioggia
si toccano i capelli, vanno sole
ridendo con le labbra screpolate.
Son passate nei secoli parole
d'amore e di pietà, ma le bambine
stringendo lo scialletto vanno sole
sole nel cielo e nella pioggia. Il tetto
gocciola sugli uccelli della gronda. 

- Alfonso Gatto -



lunedì 21 gennaio 2013

Ricordi d'infanzia


ROVISTANDO TRA I RICORDI
Amarcord  d'infanzia


Ieri, rovistando tra le cose di mia mamma, ho trovato alcune immagini molto rovinate dal tempo, per fortuna si vedeva  chiaramente la campagna di mio nonno e i mucchi di fieno accatastati con la forca a forma di collinetta sull'erba. Da noi le chiamavano "mede". Allora il fieno non veniva arrotolato con le macchine come si usa oggi. Da piccola con alcuni cuginetti facevamo alla base delle mede delle nicchie comode, stavamo sotto quando pioveva, più spesso per nasconderci, o per giocare e raccontarci storie di paura, come le chiamavamo noi. Ognuno doveva aggiungere alla storia un elemento terrorizzante, non mancavano mai i fantasmi, o l'uomo nero come andava di moda in quel tempo.



Spesso la storia non finiva per via dello spavento. e scappavamo quindi a gambe levate al minimo rumore. L'asino di un vecchio zio, veniva qualche volta a mangiare il fieno della nostra meda senza che ce ne accorgessimo, anche quello era motivo di fuga per timore di prendersi una zoccolata o un morso. Gigio era l'asino  dello zio Carlo, un animale bello e simpatico, aveva una dentatura smagliante e una ragliata niente male. Quando ragliava, noi bambini gli gridavamo: - "ridi ..ridi" - e lui apriva la bocca mettendo in mostra i dentoni e le gengive. 


L'odore del fieno era così forte e piacevole che me lo ricordo ancora. Secondo me è l'odore più buono che esista. E' proprio vero che i profumi e gli odori rievocano i ricordi, sono un po' come la macchina del tempo, ci danno la stessa emozione vissuta tanto tempo fa.



venerdì 18 gennaio 2013

♥‿♥ Buon Week-end! ♥‿♥



Paninoteca romana
   
  Roma: Sulla porta del negozio di alimentari c'è un cartello: 
"SE FANNO PANINI CO' TUTTO" 
Entra un signore e con fare ironico chiede: 
"Vorrei un panino co' na fetta de balena ..." 
Il commesso, un po' imbarazzato, gli risponde di attendere un attimo 
e va nel retro del negozio dal titolare: 
"Ce sta' un tizio che vole un panino co' na fetta de balena, 
forse sarebbe mejo cambia' er cartello ..." 
E il titolare senza perdersi d'animo: 
"Dije che solo per un panino nun la comincio ...!" 


Scozzesi
   
  Uno scozzese vede una grossa banconota che svolazza 
in mezzo alla strada
e si fionda per acchiapparla. 
Purtroppo proprio in quel momento passa un autobus 
che lo investe e lo uccide. 
Referto del medico legale: "morte naturale".






mercoledì 16 gennaio 2013

Premio per il mio Blog

La mia cara amica Fioredicollina mi ha assegnato questo simpatico premio: sunshine award. GRAZIE DI CUORE AMICA MIA! 
Fioredicollina ha aperto un'altro Blog per i nostri amici animali. 
Vale la pena di fargli una visita.  okanimali  


Ora completiamo il premio rispondendo alla domandine: 


  1. Colore preferito: azzurro
  2. Animale preferito: gatti-cani 
  3. Numero preferito: 7
  4. Drink preferito non alcolico: Coca Cola-aranciata
  5. Preferisci FB o Twitter: sono su Twitter
  6. La tua passione:  sono tante, ci vorrebbe una pagina intera per elencarle, una di sicuro è il mio Blog.
  7. Preferisci ricevere o fare regali: mi piace di più farli
  8. Modello preferito:   Non ne ho.  Il mio modello più detestato però è il: Mod. F24
  9. Giorno preferito della settimana: sabato, perchè alla domenica penso già al lunedì 
  10. Fiore preferito: viola



Dedico questo premio a tutti gli amici blogger che mi seguono, chi vuole naturalmente può completarlo postandolo sul suo Blog. Tutto nella massima libertà. Un  abbraccio a tutti!


Buonanotte!



lunedì 14 gennaio 2013

Come possiamo volare..


"Senza la fantasia, senza la capacità di sognare, 
senza la poesia, siamo solo degli uomini. 
Con la fantasia e la poesia possiamo invece volare 
o perlomeno sollevarci da terra quel tanto 
che basta per sentirci qualcosa di più."
- R. Battaglia -

giovedì 10 gennaio 2013

♥♫♥•♫♥ Sorridiamo un po' ♥♫♥•♫♥



ASSEMBLAGGIO AUTO

Un tizio all'amico:
"Mio zio e' un genio: ha preso la carrozzeria di una Mercedes, 
il motore di una Ferrari, le ruote di una Ford, i sedili 
di una Cadillac e le trasmissioni da un Range Rover"
"E cosa ha fatto? "
"Oh, beh, 2 anni di galera" 

TRA PENSIONATI

- Vedi, ogni giorno posso mangiare solo latte e pane, senza caffè…
- Hai problemi di pressione alta?
- No, ho problemi di pensione bassa!



UNA GIOVANE COPPIA IN PROCINTO DI SPOSARSI

si reca da una chiaroveggente per farsi predire il futuro:
 - Dunque, vivrete nella miseria per i prossimi 5 anni…
 - E poi, e poi? - Chiedono i due giovani incuriositi - 
E poi vi sarete abituati!







Nuova tecnica dei ladri per cani da guardia



mercoledì 9 gennaio 2013

Fedeltà


"Dio ha creato l'essere umano a sua immagine, 
quindi perfetto di ogni sua parte.
 Soltanto di una qualità lo ha privato, della fedeltà. 
Ha preferito attribuire questa dote al cane,
 chissà perchè.."

- Johm Limo -

Fonte web



lunedì 7 gennaio 2013

Gita a Bibione

Carissimi amici oggi sono andata a Bibione per una gitarella. La giornata era splendida e invogliava a partire. Niente nebbia come da previsioni, ma solo freddo, abbastanza sopportabile per la mancanza di vento.
Alla 12 sono passata in chiesa come faccio sempre. Questa volta però ho avuto la sorpresa di trovare ancora il presepio prima che venisse tolto. La chiesa è degli anni sessanta, la forma vagamente a vela..il tetto non è dritto ma spiove mosso. A me questa chiesa piace molto e ci sono molto affezionata. Mi piace per la sua luminosità e il calore degli interni. E' stata restaurata qualche anno fa. L'ora in cui ho fatto le foto era in pieno sole, questo ha reso alcune foto in controluce, per cui ho dovuto scurirle un po' per rendere più distinguibili i dettagli delle vetrate. La foto esterna della chiesa non l'ho fatta io..ho dimenticato questo scatto :(   così l'ho presa dal sito della parrocchia di Bibione.
Le immagini che ho postato sono parecchie e tutte espandibili se cliccate sopra, meno quella dell'esterno della chiesa presa dal web.  Spero vi piacciano.

TEMPIO PER IL SIGNORE, LUOGO DI PREGHIERA,
RISTORO PER LA NOSTRA ANIMA

L’Angelo ci chiama, ci invita ad entrare,
a lasciare alle spalle la frenesia della strada..
A prenderci del tempo e fare silenzio nel nostro cuore. 


Bibione (Ve) La chiesa di S. Maria Assunta dall'esterno


La chiesa ha una grande navata centrale. 
Ai lati piccole cappelle dedicate ai santi e a Maria
Sono tutte rivestite di mosaici, alcuni dorati. 
Ai lati dell'altare ci sono due navate grandi che qui non si vedono


In questa foto si nota la stupenda luminosità creata dalle vetrate
laterali in vetrocemento, o qualcosa di simile.
  che decorano ogni piccola cappella e
 i confessionali ai lati dell'altare.



Ho scurito la foto perche' si possano notare i dettagli della vetrata 
La foto era completamente controluce
per via del sole molto basso.


Particolari delle cappelline laterali, qui con S. Francesco e S. Antonio, 
accanto il  bellissimo confessionale con le vetrate decorate che non rendono 
bene per alcuni riflessi di luce molto forti, o molto probabilmente 
della mia inesperienza come fotografa ;)


Uno dei quattro confessionali, tutti hanno le vetrate 
decorate con una immagine diversa


La cappelletta di Maria. I mosaici sono bellissimi 
e le striature più scure sono 
dorate, purtroppo qui non si vede la loro bellezza.


Il bambinello a lato dell'altare

 

Un bellissimo presepio creato dentro una croce di legno
Sta in una nicchia a lato dell'altare



L'originale presepe marino della chiesa nella
navata destra, assieme ai presepi fatti dai
parrocchiani bibionesi


Particolare del presepio


Alcuni presepi in mostra


Fra tanti presepi, tutti bellissimi e originali, questo fatto 
con la pasta mi ha colpita moltissimo




giovedì 3 gennaio 2013

Un giorno di neve



“…E’ come in un giorno di neve
 quando sei li, alla finestra, e cominci ad osservare lo scenario 
che hai dinnanzi ai tuoi occhi:
 tutto diventa rallentato, leggero, pulito, fermo, immacolato.
 Avverti quanto sia caldo il tuo respiro
 Senti chiaramente il battito del tuo cuore
 Nessun rumore.
 I tuoi occhi seguono il movimento di un fiocco più grande degli altri.
 Ti domandi come sia stato quel volo,
 rifletti sulla sua piccola, fredda, intensa, vita.
 Senti l’importanza di un forte abbraccio.
 Noti la concentrazione di tutti i colori in uno:
 Il Bianco.
 E’ come in un giorno di neve
 che il mondo sembra fermarsi, fermarsi per consentirti di viaggiare,
 in un luogo che ultimamente frequenti sempre meno:
 la tua anima…”

 - Anton Vanligt  (Mai troppo folle) -