venerdì 27 febbraio 2015

Il primo sole

Il primo sole

Finalmente è arrivato il sole con la voglia di passeggiare e respirare l'aria che non sia quella dei centri commerciali. Il mio solito giretto con mio marito e il peloso vicino a casa. Precisamente a Muggia dove ho abitato prima di sposarmi.
Qui nel piccolo paese sul mare con le sue mura antiche e la sua storia mi sento bene a mio agio, si vive quasi come una volta, tutti si conoscono e si salutano. 
La vita qui è a misura d'uomo, quella di cui credo tutti abbiamo bisogno. Ho fatto qualche foto con il cellulare, alcune contro sole, piccoli esperimenti fotografici. Le foto sono state scattate al mattino.




Tanta voglia di mare e sole




Siamo quasi arrivati nella piccola piazza


Questa antica casa e fatta strana e dà sul molo


Mai visti tanti palloncini, bimbi pochi  
anche se ancora in carnevale...
faceva freddo




Gli anziani si godono il sole in santa pace



Si mettono fuori i banchetti della frutta


 Leon con mio marito si gode la passeggiata





domenica 22 febbraio 2015

Così vanno le cose

Questa storiella, mi ricorda qualcosa. E a voi?



C'era una volta una squadra italiana di canoa

Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa di otto uomini. 

Entrambe le 
squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna squadra era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero 
con un vantaggio di oltre un chilometro.

Dopo la sconfitta il morale della squadra italiana era a terra.
Il top management decise che si sarebbe dovuto vincere l’anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per 
investigare il problema.

Il gruppo di progetto scoprì dopo molte analisi che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la 

squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il management dette una chiara prova di capacità gestionale:

ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana.

Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c’erano troppe persone a comandare e troppe poche a remare.

Con il supporto del rapporto degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra.

Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori dei comandanti, un capo dei supervisori e uno ai remi. 
Inoltre si introdusse una serie di punti per motivare il rematore:
“Dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità”.

L’anno dopo i giapponesi vinsero con un vantaggio di due chilometri.

La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò 
pagò un bonus al gruppo di comando come ricompensa per il grande impegno che la squadra aveva dimostrato.

La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove si dimostrò che era stata scelta la giusta tattica, che anche la motivazione era buona, ma che il materiale usato doveva essere migliorato.

Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa…





martedì 17 febbraio 2015

sabato 14 febbraio 2015

♥ Swap del cuore ♥



2. SWAP del CUORE


Anche quest'anno ho partecipato con piacere 
allo Swap del cuore di fioredicollina

Ecco quello che ho inviato


Preparazione pacchetto


E quello ricevuto

 Il bellissimo cuore di  Maddalena Luiso





giovedì 5 febbraio 2015

E' arrivata la bora!

Immagini da www.triesteprima.it

E' arrivata! E parlo della bora, grande assente di questi ultimi tempi. Come sempre purtroppo oggi sono arrivati anche i primi danni perchè ha soffiato a 130 km orari. Si prevede sino a 150 per domani. Qui sopra un albero secolare sradicato nella piazza davanti alla stazione centrale che ha centrato un bus senza provocare feriti fortunatamente. 
La mareggiata e il cimitero di moto quando soffia forte. 
Vestirsi non basta con la bora sarebbe meglio rimanere a casa, potendolo fare. 
Qui sotto, spiritose ma vere istruzioni per chi non sa cosa combina questo vento.

Bora: istruzioni per l’uso dedicate ai turisti e nuovi residenti

  • 1. Se i vetri vibrano, è Bora
  • 2. Se le tegole dei tetti vibrano, è tanta Bora
  • 3. (Se tremano i muri no: è un terremoto).
  • 4. Se dovete uscire, il piumino (giubbotto) non basterà.
  • 5. Se non dovete uscire, il piumino (del letto) basterà.
  • 6. Se piove, l’ombrello non vi servirà. Si girerà al primo refolo, non riuscirete a rigirarlo e a chiuderlo e lo dovrete infilare nel primo bottino delle immondizie, ovviamente dopo averlo inseguito (il bottino).
  • 7. Se vi vendono un ombrello dicendo che regge alla Bora, sappiate che non è mai vero: lo fanno solo con i turisti.
  • 8. Se non piove, se è Bora scura, probabilmente pioverà. E l’ombrello non vi servirà.
  • 9. Se siete femmine, non mettete i tacchi: lassù soffia più forte.
  • 10. Se siete maschi, non mettete i tacchi (vale anche quando non c’è Bora).
  • 11. Se andate in piazza Unità, camminate lato Prefettura. Lato Lloyd è per power users e velisti.
  • 12. Se dovete parcheggiare l’auto, fatelo contro vento. Non l’avete fatto? Riparare la portiera di quello parcheggiato a fianco costa 800 euro. Se la vostra automobile ha 5 porte, non avete centrato la macchina vicina e la raffica ha aperto violentemente la portiera avete bocciato la vostra, di portiera: fanno sempre 800 euro.
  • 13. Se avete parcheggiato contro vento probabilmente non riuscirete ad aprire la portiera, ma sempre meglio che pagare 800 euro, no?
  • 14. Se vedete passeggiare un bottino della spazzatura lasciatelo in pace, è il suo giorno di gloria.
  • 15. Se avete lasciato qualcosa in terrazzo andatelo a cercare direzione Sud Ovest, più avanti.
  • 16. Se vedete una telecamera accesa con un operatore Tv che filma, non passeggiate davanti: per esperienza si mettono nel punto delle raffiche a sorpresa, e potreste rivedervi barcollanti sul TG1 della sera.
  • 17. Non andate sul Molo Audace. Ho detto: non andate sul Molo Audace!
  • 18. I nomi di alcune vie di Trieste sono strettamente connessi alla Bora: che ci andate a fare in via Molino a Vento, proprio oggi?
  • 19. Camminare controvento è un’arte che si impara da piccoli. Se fino ad ora non avete imparato…lasciate perdere.
  • 20. I triestini considerano il tenersi sui pali della luce una grande debolezza.

Fonte: Web

Qui sotto un video della bora dell'inverno 2011 che è arrivata a 160 km orari.


domenica 1 febbraio 2015

♥ Buon Febbraio amici! ♥





E' ARRIVATA LA NEVE!






Stasera è arrivata la neve sull'altipiano della mia città, Su la temperatura di solito e più bassa di 3° di quella di Trieste,  quel tanto che basta per passare dalla pioggia alle neve. Ormai in città le nevicate sono rare. Una volta invece nevicava ogni anno e con temperature basse ben sotto lo zero. Ora sono solo ricordi, il riscaldamento globale si vede e si sente. Il clima è cambiato, pure la bora non soffia più come una volta. Fastidiosa certo ma almeno l'aria era asciutta e pulita.
Quand'ero piccola, (nella foto accanto  avevo 5 anni), sulla strada sotto la mia scuola elementare vicino casa si poteva sciare e andare in slittino. 
Non si vedeva nemmeno il marciapiede tutto coperto dal candido manto, ed era una festa per noi bambini.


Ecco le prime foto della neve prese online da:  http://www.triesteprima.it/

La località sull'altipiano è Opicina alle spalle della città, a pochissimi km da casa mia.