lunedì 21 gennaio 2013

Ricordi d'infanzia


ROVISTANDO TRA I RICORDI
Amarcord  d'infanzia


Ieri, rovistando tra le cose di mia mamma, ho trovato alcune immagini molto rovinate dal tempo, per fortuna si vedeva  chiaramente la campagna di mio nonno e i mucchi di fieno accatastati con la forca a forma di collinetta sull'erba. Da noi le chiamavano "mede". Allora il fieno non veniva arrotolato con le macchine come si usa oggi. Da piccola con alcuni cuginetti facevamo alla base delle mede delle nicchie comode, stavamo sotto quando pioveva, più spesso per nasconderci, o per giocare e raccontarci storie di paura, come le chiamavamo noi. Ognuno doveva aggiungere alla storia un elemento terrorizzante, non mancavano mai i fantasmi, o l'uomo nero come andava di moda in quel tempo.



Spesso la storia non finiva per via dello spavento. e scappavamo quindi a gambe levate al minimo rumore. L'asino di un vecchio zio, veniva qualche volta a mangiare il fieno della nostra meda senza che ce ne accorgessimo, anche quello era motivo di fuga per timore di prendersi una zoccolata o un morso. Gigio era l'asino  dello zio Carlo, un animale bello e simpatico, aveva una dentatura smagliante e una ragliata niente male. Quando ragliava, noi bambini gli gridavamo: - "ridi ..ridi" - e lui apriva la bocca mettendo in mostra i dentoni e le gengive. 


L'odore del fieno era così forte e piacevole che me lo ricordo ancora. Secondo me è l'odore più buono che esista. E' proprio vero che i profumi e gli odori rievocano i ricordi, sono un po' come la macchina del tempo, ci danno la stessa emozione vissuta tanto tempo fa.



13 commenti:

  1. La memoria è qualcosa che è accaduto ed è ancora presenza.
    Il ricordo è un evento passato diventato un'assenza. Come un vestito dismesso dentro un armadio delle cose inutili.
    Quello che hai scritto è vivo, in particolare nell'odore del fieno.
    Ciao Saray.

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  2. a me le foto di una volta evito accuratamente di guardarle poichè la malinconia mi fa venire un groppo....forse arriverà un giorno in cui potro' guardarle con serenità....magari dall'ospizio....ciao Saray

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    1. Bisognerebbe guardarle quasi tutti i giorni, ma non si può.

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  3. Per fortuna hai le fotografie. Io non ne ho quasi per nulla della mia infanzia: non si usava. Molto belli questi ricordi.
    Paola

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  4. talmente bella che sempra una fovola!
    "notte saray

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  5. Hai scritto un post bellissimo... Mamma mia!!
    Io amo la campagna, amo i ricordi (a proposito, è appena partita una rubrica analoga sul mio blog -anche se non gestita da me-, passa se ti va!^^) e amo specialmente i ricordi dei tempi che paiono andati...

    Belle foto, grandi rievocazioni.
    Gli odori sono speciali anche per me, e pure io ne ho alcuni associati a ricordi similari.

    Sai un odore che ogni tanto mi pare di scorgere, qual è? Quello della cucina all'aperto dei campeggi scout.
    Non chiedermi come sia, non saprei descrivertelo. Dolciastro, con retrogusto di legno aspro.

    Davvero un bel post, mettine ancora di questo tipo!!!

    Moz-

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  6. che belle, mi ricordano le foto che spesso nonna mi fa vedere quando vado a casa siua :-)

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  7. Davvero una pagina delicata ed emozionante!
    Sono questi i ricordi che non lascerano mai la tua mente neppure quando sarai una nonnina dai capelli candidi come la neve...

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  8. I ricordi dell'infanzia li custodiamo gelosamente dentro di noi! Grazie per averli condivisi, è stato un piacere.
    un bacione

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  9. Le foto custodite nella cantina del mio cuore per anni non hanno trovato nessuno che le sviluppasse. Mia madre mi diceva: "Tu ricordi solo le cose brutte". La fede, l'incontro con Cristo, l'esperienza dell'essere figlia di Dio, ha sviluppato quelle foto che hanno cominciato a prendere forma e colore. Così ho ritrovato tutto ciò che avevo seppellito per paura di soffrire e mi sono accorta che se non c'è ombra non vedi la luce. Grazie cara perchè ogni tanto fa bene aprire lo scrigno dei ricordi.

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  10. Mi fa piacere quando qualcuno ha ricordi belli dell'infanzia e bello tenerli nel cuore. ciaooo

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  11. Bei ricordi.
    Anch'io vivo in campagna, non ho il fieno, ma le galline sì.

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  12. Ciao Saray,
    la nostra generazione è stata fortunata a vivere l'ultimo spiraglio di quella vita semplice, anche se spesso dura.E quei ricordi sono ancora una grande risorsa affettiva, un'eredità dello spirito e del cuore:-)
    Marilena

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